Resoconto Yuri’s Night 2024

In occasione dell’anniversario del primo volo umano nello spazio, sabato 13
aprile 2024
, si è svolto presso la sala conferenze dell’Associazione per la
Divulgazione Astronomica e Astronautica, il tradizionale evento speciale
dedicato all’esplorazione dello spazio.
L’iniziativa è associata alla manifestazione internazionale Yuri’s Night – TheWorld Space Party , che ricorda il volo del cosmonauta sovietico Yuri Gagarin,
il primo essere umano a raggiungere lo spazio e orbitare intorno alla Terra, il
12 aprile 1961.
La Yuri’s Night è un’importante opportunità per rilanciare
questo messaggio di pace e unità, attuale allora come oggi, dalla Guerra
fredda del XX secolo alle tensioni internazionali legate alla tragica cronaca
dei nostri giorni.

Relatori

I divulgatori dell’Associazione hanno illustrato le grandi sfide scientifiche e
tecnologiche poste dall’esplorazione spaziale e le sue ricadute sulla vita di
tutti noi. Diversi gli ambiti di ricerca trattati da relatrici e relatori da quello
spaziale a quello tecnico e scientifico.

Luigi Pizzimenti: Gagarin e l’inizio dell’era spaziale
Alessandro Barazzetti: Il volo a ZeroG dalle origini ad oggi
Federica Gozio: Il volo di Walter Villadei
Marco Cannavacciuolo: Space economy
Silvia Pizzimenti: Dalla ricerca spaziale alla conservazione dei beni culturali:
il progetto internazionale MOXY
Rodrigo Araya & Andrea Tedeschi: Curiosità e retroscena delle imprese
spaziali
Emanuele Cambiotti: Oltre il buio, le stelle.

Gagarin: “Orbitando attorno alla Terra nella mia navicella spaziale, sono rimasto stupefatto dalla bellezza del nostro pianeta. Popoli di tutto il mondo, salvaguardiamo e valorizziamo questa bellezza, non distruggiamola!”.

Si ringraziano i numerosi soci intervenuti e provenienti da diverse regioni
italiane, i soci provenienti dall’estero e il pubblico che aderito alla
manifestazione. L’appuntamento è per il 2025!

Yuri’s Night a Lugano

 

Il 22 aprile a Lugano (Svizzera), ricordando il volo di Yuri Gagarin, primo essere umano nello spazio il 12 aprile 1961, la Yuri's Night  si festeggerà il passato, il presente e il futuro dell'umanità nello spazio.

In generale, le Yuri's Night sono eventi  che vengono organizzati in qualunque parte del mondo; combinano feste a tema spaziale con divulgazione e sensibilizzazione.

ADAA sarà presenta a Lugano con il Presidente Luigi Pizzimenti, i Soci Rodri Araya e Andrea Tedeschi.

Si ringrazia Rodri Araya per l'organizzazione della manifestazione a Lugano.  Vi aspettiamo numerosi!
PROGRAMMA
SABATO 22 APRILE 2023
 
14:30  Introduzione alla Yuri's Night Lugano di Rodrigo Araya
                    

Da Apollo ad Artemis di Luigi Pizzimenti 

Le missioni Apollo che non t'aspetti - parte 1 di Rodrigo Araya


Pausa per il pranzo


Dinamica delle interazioni fra corpi rigidi e semirigidi in ambienti in microgravità: sesso nello spazio di Paolo Attivissimo
(questa conferenza è adatta ad un pubblico adulto)

Le missioni Viking 1 e Viking 2 di Andrea Tedeschi

Pausa per la cena

19:45  Hubble: intervista con l'astronauta ESA Claude Nicollier
proiezione video, in francese sottotitolato in italiano, di Rodrigo Araya

Operazione Paperclip di Andrea Tedeschi

Le missioni Apollo che non t'aspetti - parte 2 di
Rodrigo Araya


LOGISTICA 
► Come trovo la Sala Multiuso di Lugano-Paradiso?

Geograficamente è vicinissima all'uscita autostradale di Lugano Sud. Di fronte alle casse dell'autosilo comunale trovate la piazza del Municipio, con il Panariello'S Bar. L'entrata è a destra del bar, la Sala Multiuso è al primo piano.


Quanto costa l'entrata?
La Yuri's Night Lugano è un evento completamente gratuito.


Dove posso fare pranzo e/o cena?
Proprio sotto la sala conferenze trovate il Panariello'S Bar Bistrot Pizzeria.
Attenzione: non è permesso portare bibite o cibo in sala conferenze!


► Dove posso parcheggiare?
Si raccomanda l'uso dell'autosilo comunale di Paradiso, a pochi metri di distanza. Un ascensore collega direttamente autosilo, ristorante, e sala conferenze.


► Quali sono i prezzi dell'autosilo comunale di Paradiso?
CHF 1.- ogni ora, dopo la 5a ora 2.- ogni ora, dopo le 20.00 1.- ogni ora.
Il costo approssimativo per l'intero evento è di CHF 10.-. Dettagli qui.


Celebrata fino ad oggi in 75 nazioni, la Yuri’s Night viene festeggiata anche sulla Stazione Spaziale Internazionale! (Expedition 27, foto ISS027-E-011851)

 

 

Il ritorno di Paolo Nespoli

 

L’ex astronauta italiano Paolo Nespoli, dopo una lunga convalescenza, ha fatto il suo rientro sulle scene il 29 aprile a Busto Garolfo. Un fiume in piena e ironico come sempre, ha incantato il pubblico presente in sala. 

Paolo Nespoli, ospite del Gruppo di ricerca storica di Busto Garolfo, nel Milanese, ha parlato di spazio tra passato e futuro. Dalla competizione  degli anni 60′ tra Usa e Urss arrivando ai giorni nostri con sogno di sbarcare su Marte.

Nespoli ha aperto l’incontro con una frase rivolta ai giovani presenti in sala: “Lo sapete come si fa a realizzare i sogni impossibili? Prima si sogna poi ci si sveglia e ci si da da fare”. Esattamente ciò che ha fatto lui per arrivare nello spazio. 

Per Nespoli la competizione nello spazio tra le due potenze mondiali, Russia e America, è stata per lui un sogno e uno stimolo che lo accompagnato fin da bambino, diceva a tutti che avrebbe fatto l’astronauta, venendo puntualmente preso per pazzo. Evidentemente ha smentito tutti realizzando il sogno anzi ottenendo grandi risultati con ben tre missioni nello spazio. (In totale, nelle tre missioni del 2007, 2010-211 e 2017, Paolo Nespoli è rimasto nello spazio per 313 giorni, 2 ore e 36 minuti).

 Nespoli si dice felice per la partenza della collega Samantha Cristoforetti e ricorda con ironia il nome che la sua classe aveva ricevuto durante l’addestramento del 1998 per la permanenza nella stazione spaziale: “penguins”, ovvero i pinguini. Il nome venne scelto per sottolineare come anche avendo i requisiti in molti non sarebbero riusciti a vedere la terra dall’alto, perché i candidati astronauti erano fin troppi…

Nespoli prosegue raccontando aneddoti di come la mancanza di peso o microgravità presente sulla Stazione Spaziale Internazionale, rappresentasse un problema non indifferente. Diverse le soluzioni adottate come le tasche con il velcro per trattenere gli oggetti o le maniglie della stazione spaziale per riuscire a lavorare solamente se ancorati con il piede. Nespoli ricorda, con non poco divertimento, il numero di oggetti persi perché accantonati e fluttuati via nella stazione in balia delle correnti. Come un Ipad “scomparso” per lungo tempo e poi improvvisamente ricomparso dal nulla. 

La conferenza si è poi spostata guardando non solo al presente, ma anche al futuro: ha elogiato la figura di Elon Musk per la sua determinazione sempre in tema di “cose impossibili”. Nespoli lo dipinge come un uomo che ha ridato grande fascino alla corsa allo spazio. Più volte è stata nominata SpaceX, l’azienda del miliardario sudafricano. Nespoli: “Musk sta riuscendo a rendere privato il settore dei viaggi spaziali tramite i suoi prodotti e invenzioni. Ha fatto vedere a tutti come funzionano le cose a chi lo riteneva essere un folle visionario”.

Nel rispondere alle domande del pubblico, Nespoli ha affrontato il tema del prossimo passo per il viaggio su Marte. E anche il forte interesse della Cina per la luna e le sue risorse. “Quando ero piccolo dicevano che in 15 anni saremmo andati su Marte, lo stesso quando ho iniziato a studiare, quando mi sono laureato e quando sono andato in pensione, oggi non hanno ancora iniziato seriamente a programmare una missione umana su Marte”.

C’è forte scetticismo nelle parole di Nespoli, ma solamente per quanto riguarda le tempistiche dell’impresa, e confessa di confidare nelle ambizioni di chi oggi è ancora giovane e aggiunge che un eventuale annuncio di viaggio spaziale cinese non farebbe che innescare una competizione con gli Stati Uniti molto simile a quella avvenuta negli Anni ’70-80. Allora come oggi, il pensiero principale degli americani sarebbe lo stesso: “I cinesi vogliono tornare sulla luna? Noi ci andremo prima!”.

Bentornato Paolo!

Spazio Magazine News

ISS

Abbiamo iniziato la settimana con il nuovo modulo russo Nauka che è arrivato e si è agganciato con successo alla ISS, ma poi, a causa di un errore del software, ha acceso per errore i suoi propulsori, inclinando l’intera stazione di circa 45º. Inoltre, il modulo Zvezda continua ad avere problemi a mantenere la pressione del modulo a causa di continue perdite. Tutto questo ha causato il ritardo del volo di prova dello Starliner di Boeing, perché tutti questi problemi alla ISS non sono l’ambiente “ideale” per un volo di prova come quello di Boeing.

Il modulo Nauka Multipurpose Laboratory Module prima del lancio, presso il cosmodromo di Baikonur in Kazakhstan. Credits: Roscosmos

SpaceX e Blue Origin

SpaceX continua a fare progressi pazzeschi verso il volo di prova orbitale di agosto. La velocità di sviluppo della loro Starbase è incredibile. Hanno raggiunto la pietra miliare dei 100 motori Raptor e continuano a fare progressi. Elon Musk inaugura Starbase, la “ciudad” degli Stati Uniti da dove si progetta di conquistare lo spazio con SpaceX. Nel frattempo, Blue Origin sta cercando senza successo di convincere la NASA ad ottenere il contratto per l’HLS che hanno perso contro SpaceX, abbassando la loro offerta a 2 miliardi di dollari e offrendo diversi “extra”, mentre inizia anche ad esplorare la piena riutilizzabilità del razzo per il suo veicolo New Glenn come parte di un progetto segreto “Jarvis”, in pratica seguendo i piani di SpaceX.

Lanci emozionanti

Rocket Lab, questa settimana, ha effettuato con successo il lancio di un satellite militare, mentre Ariane 5 ha lanciato due satelliti nella prima missione in quest’ultimo anno. Ha portato il primo satellite commerciale riprogrammabile, che a differenza del resto dei satelliti “normali”, può essere riprogrammato in orbita. La Cinaa bordo del suo razzo Long March 2d, ha lanciato un nuovo satellite di indagine 

Esperimenti

La società israeliana Helios sta progettando di lanciare il suo reattore Lunar Extractor-1 sulla Luna a bordo di un lander iSpace per estrarre ossigeno e metallo dal suolo lunare. Immaginate la rilevanza di questo esperimento se funzionasse come previsto. Dovremo aspettare ancora un paio d’anni per scoprirlo. 

Marte

L’aggiornamento più rilevante di questa settimana:Il rover cinese Zhurong ha raggiunto un terreno molto complesso su Marte, pieno di rocce e dune. Speriamo che il team sappia come gestire la situazione.

Foto della settimana

LAriane 5 lanciato questa settimana. Credito: ESA/Arianespace/Activité Optique Vidéo du CNES/CSG

Lanci della settimana

Martedì 3 agosto – Atlas 5 – CST-100 Starliner Orbital Flight Test 2

Giovedì 5 agosto – CNSA Long March 3B/E | Zhongxing-2E

Premio Fermi 2021 a Patrizia Caraveo

L’Associazione ADAA e la redazione di Spazio Magazine sono felici di annunciare un nuovo e prestigioso riconoscimento alla Dott.ssa Patrizia Caraveo, Astrofisica di fama mondiale che ci onora della sua amicizia e collaborazione.

 

Comunicato Stampa della  Società italiana di Fisica

28 giugno 2021

Il Premio Fermi 2021 per lo studio dell’Universo

Assegnato il Premio “Enrico Fermi” 2021 della SIF a Elena Aprile e Patrizia Caraveo

Il Premio “Enrico Fermi” 2021 della Società Italiana di Fisica (SIF) è stato assegnato ex-aequo a due illustri scienziate: Elena Aprile, della Columbia University di New York, e Patrizia Caraveo, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, “per i loro importantissimi contributi all’osservazione dell’Universo attraverso grandezze e tecniche diverse”.

Questo prestigioso riconoscimento, istituito nel 2001 dalla SIF in occasione del centenario della nascita di Fermi, viene attribuito con cadenza annuale a uno o più Soci che abbiano particolarmente onorato la fisica con le loro scoperte. La commissione che attribuisce il premio, costituita da autorevoli esperti nominati dalla SIF, dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), dall’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), dall’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e dall’INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica), sceglie il o i vincitori tra una rosa di candidati e trasmette il suo giudizio al Consiglio di Presidenza della SIF per l’approvazione finale.

I settori di ricerca dei vincitori, anzi delle vincitrici di quest’anno riguardano l’astrofisica e la fisica astroparticellare. Il Premio è stato infatti dato a:

– Elena Aprile, “per le sue ricerche pionieristiche sulle proprietà dello xenon liquido per la rivelazione di radiazione e per il suo contributo alla ricerca della materia oscura”;

– Patrizia Caraveo, “per il suo ruolo di leader mondiale nel campo dell’emissione di alta energia delle stelle di neutroni e per il suo contributo all’identificazione di Geminga”.


Elena Aprile, professore alla Columbia University di New York, dove è, tra l’altro, co-direttore del Columbia Astrophysic Laboratory nel periodo 2003-2006, è un’esperta di rivelatori a liquidi nobili e loro applicazioni in fisica delle particelle e in astrofisica. Ha inizialmente lavorato con rivelatori ad argon liquido, specializzandosi poi nell’impiego dello xenon liquido e realizzando così la prima camera a proiezione temporale (LXeTPC) come telescopio Compton per raggi gamma di origine astrofisica. È stata, in particolare, spokesperson del progetto Liquid Xenon Gamma-Ray Imaging Telescope (LXeGRIT) della NASA, per l’imaging di sorgenti cosmiche con lanci di palloni aerostatici ad altissima quota. Dal 2001, i suoi interessi di ricerca si sono rivolti alla fisica astroparticellare per la rivelazione diretta tramite xenon liquido della materia oscura dell’Universo, che si ritiene possa essere fatta di WIMPs. È ideatrice e spokesperson del moderno esperimento sotterraneo XENON, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN.

Patrizia Caraveo è dirigente di ricerca all’IASF (Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica) dell’INAF di Milano, che ha inoltre diretto dal 2011 al 2017. È un’esperta di astronomia ottica. Ha collaborato a diverse missioni spaziali internazionali dedicate all’astrofisica delle alte energie a cominciare dalla missione europea COS-B. Attualmente è coinvolta nella missione europea INTEGRAL, nella missione italiana AGILE e nelle missioni NASA SWIFT e FERMI, tutte in orbita e pienamente operative. Da alcuni anni coordina la partecipazione dell’INAF al grande progetto internazionale Cherenkov Telescope Array (CTA) per lo studio dell’astronomia gamma di altissime energie. Grazie alle sue ricerche, ha fondamentalmente contribuito alla scoperta e all’interpretazione della stella di neutroni isolata Geminga, la prima a non mostrare alcuna evidenza di emissione radio, la cui natura era rimasta misteriosa per oltre 20 anni. I risultati da lei ottenuti hanno aperto la strada a un più generale studio della fenomenologia X e ottica di numerose pulsar, inaugurando un nuovo capitolo nell’astrofisica delle alte energie.

Dunque, nel 2021 un Premio Fermi tutto al femminile! A entrambe le vincitrici, le più vive congratulazioni della Società italiana di Fisica.   Per maggiori informazioni:  https://www.sif.it https://www.sif.it/attivita/premio_fermi

 

Il Planetario ADAA a Monte Menola

 

Ultimo week end di luglio è stato davvero stellare, anzi spaziale nel Parco di Monte Menola. Il 26, 27 e 28  il nostro Planetario Itinerante ha aperto una finestra sull’universo, un’esperienza fantastica che ha coinvolto giovani e adulti di ogni età. 

Meraviglie dell’aerospazio con dimostrazioni pratiche da parte del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale de La Sapienza, l’intitolazione della piazzetta antistante la. Casetta degli Alberi a Margherita Hack  seguito dalla proiezione del film “Il diritto di contare”, basato sul libro omonimo che racconta la storia vera della matematica, scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson. Un vero mito che collaborò con la NASA, sfidando il razzismo e la segregazione razziale calcolando (a mano) le traiettorie per il Programma Mercury e la missione Apollo 11.

Sabato 27 mattina si è tenuta la lezione per la conclusione del campus estivo dei ragazzi da 10 a 14 anni, a cura dello storico del Programma Apollo, Luigi Pizzimenti. Un’ora intensa con domande a raffica da parte dei ragazzi.

Nell’arco della tre giorni, spettacoli musicali, eventi e giochi hanno intrattenuto centinaia di bambini e le loro famiglie in un ambiente unico realizzato grazie all’impegno civile dell’associazione AnimaFamily ASD

K2 un’impresa italiana 1954 -2024

Il 2024 sarà un anno di celebrazioni del grande alpinismo.  L’Associazione ADAA Aps è lieta di informare gli appassionati che dal 25 maggio 2024, organizza, in collaborazione con il Museo Castiglioni. di Varese,  la Mostra: K2 un’impresa italiana 1954 -2024. La mostra è patrocinata dal Comune di Varese, Fondazioni e Associazioni.

K2 un’impresa italiana 1954 – 2024

70 anni fa, un gruppo di italiani, riuscì dove tutto il resto del mondo aveva fallito prima di loro.Fino ad allora sembrava impossibile poter conquistare la vetta della seconda montagna più alta del pianeta e la più difficile da vincere.

Il 31 luglio 1954, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli piantarono il tricolore sulla cima del K2. Un traguardo che diventò icona della nuova unità e identità nazionale.

L’eco dell’impresa fu enorme perché quel successo simboleggiò la rinascita di un paese profondamente segnato dalla guerra. La conquista italiana ebbe grande risonanza anche per le grandi difficoltà tecniche che il K2 presenta e diede una poderosa spinta all’Italia per riprendere un ruolo nel mondo dopo anni di depressione post-guerra.

Tutti i protagonisti purtroppo ci hanno lasciato; oggi oltre al loro ricordo, resta l’orgoglio di sapere che la grande e invincibile montagna, grazie a loro, è e sarà per sempre la montagna degli italiani. 

La mostra è frutto di una articolata ricerca degli  oggetti originali della spedizione, la collaborazione con le aziende che hanno dato il supporto tecnico all’impresa, le attrezzature e gli strumenti utilizzati nel 1954, con la ricostruzione di  ogni singolo momento che ha accompagnato  la conquista della seconda vetta al mondo.

K2. Un’impresa italiana. 1954-2024, si appresta ad essere la mostra più completa ed esaustiva mai realizzata finora sull’argomento anche perché accompagnata ed integrata dal un libro/catalogo, edito da ADAA Aps, che racchiude una vastissima dotazione di dati, racconti, informazioni ed immagini  di un’impresa che rimarrà nel tempo e sarà di ispirazione per i giovani.

Si ringraziano l’artista Mauro Mazzara per le illustrazioni e la copertina del libro e Massimo Calenzani per la grafica.

Prenota subito la tua copia del libro: K2 un’impresa italiana 1954 – 2024, a cura di Luigi Pizzimenti, 100 pagine dense di informazioni, curiosità, storia e retroscena con  immagini provenienti da importanti archivi e fondazioni. 

Scrivi a info@adaa.it indicando nome cognome e indirizzo, riceverai i dati per effettuare il pagamento.


29 giugno 2024

Presentato  ieri presso la sala Montanari di Varese il libro: K2 un’impresa italiana 1954-2024.  Il racconto dei tentativi di scalare il K2 delle spedizioni nel ‘900 fino alla conquista della vetta da parte degli italiani con la spedizione guidata da Ardito Desio nel 1954. Sono intervenuti  il Direttore del Museo Castiglioni, dott. Marco Castiglioni  e  l’Assessore alla Cultura di Varese dott. Laforgia Enzo Rosario e lo storico della montagna  dott. Angelo Recalcati.

 

MEDIA

Corriere della Sera 5_agosto_2024

70 anni fa la conquista italiana del K2: il film MALPENSA24

Al Museo Castiglioni di Varese la Mostra sulla Conquista del k2 del 1954

K2: UN’IMPRESA ITALIANA 1954-2024 – Musei Civici di Varese

K2 un’impresa italiana 1954-2024 a Varese MALPENSA24

Fondazione Dalmine K2 un’impresa italiana 1954-2024 

Al Museo Castiglioni di Varese la mostra sulla conquista del K2 del 1954

La Conquista Italiana del K2 al Museo Castiglioni di Varese

Lo Scarpone – A Varese “K2 un’impresa italiana 1954 – 2024

Locandina-21-6-24-1

Mostre – Musei Civici di Varese

Intervista Radio

 Radio Missione Francescana – Varese

Conferenza sullo spazio – Open Day Ghedi 2024

Il 27 marzo, in occasione del 100+1 anniversario della fondazione dell’Aeronautica, il 6° Stormo ha aperto al pubblico i cancelli dell’aeroporto di Ghedi per festeggiare la ricorrenza.

La manifestazione ha costituito una importante occasione per ripercorrere la centenaria storia dell’Aviazione attraverso una mostra fotografica e velivoli in esposizione, oltre che per assistere ad una dimostrazione in volo di aerei dell’Aeronautica tra cui: Tornado, F35 e EFA.

Tornado e Eurofighter in pista prima del decollo

Il culmine della giornata è stato rappresentato da un interessante meeting riguardante le attività aerospaziali sostenute dall’Aeronautica Militare italiana a conferma del crescente interesse della stessa verso lo spazio quale ambiente ricco di sfide e opportunità, dai marcati risvolti sia civili che militari.

La conferenza, moderata dal Comandata del 6° Stormo Colonnello Luca Giuseppe Vitaliti, ha visto la partecipazione del personale del centro “Space Situational Awareness” del Comando Operazioni Aerospaziali, dell’Ufficio Generale Spazio dello Stato Maggiore Aeronautica nonché di rappresentanti dell’industria spaziale, a consolidamento dell’interazione e collaborazione tra entità militari e civili.

Sono state, inizialmente, ripercorse le fasi che hanno “proiettato l’ltalia nello Spazio”, a partire dal programma San Marco (di cui ADAA conserva un archivio), quando, ormai 60 anni orsono, il Paese lanciava autonomamente il proprio satellite, susseguendo solo a USA e URSS. Da allora l’Italia ha dimostrato una costante partecipazione nell’esplorazione spaziale ed è intenzione dell’AM continuare a contribuire operosamente alle attività realizzabili nello spazio.  

Conferenza sullo spazio. Da sinistra: Ten. Col. Gizzi, Col. Vitaliti, Ten. Col. Marturano

Attualmente l’attenzione è particolarmente focalizzata sulla sicurezza e la sorveglianza della fascia definita come “orbita terreste bassa” sempre più congestionata dal proliferare di satelliti soggetti a rischio di collisione ed a loro volta minacciati da detriti, naturali o artificiali, che, anche se di dimensioni molto piccole (es. di 1 mm), possono comunque danneggiare i sistemi operativi. Oltre al fatto che gli impatti originano ulteriori frammenti che vanno ad inquinare ulteriormente l’ambiente spaziale. Riuscire a prevedere gli urti, consente l’adozione manovre evasive necessarie al fine di scongiurare danni ingenti al patrimonio satellitare.

Non da meno, è necessario proteggere anche la Terra dagli oggetti che, incontrollati, rientrano nella sua atmosfera e che possono cadere anche sulle nostre “teste”, come è recentemente accaduto in Florida dove il frammento di una delle batterie dell’ISS ha colpito una abitazione, fortunatamente senza danni a persone.

Motivo per cui l’Aeronautica Militare lavora ogni giorno per rilevare e caratterizzare gli oggetti spaziali così da identificare le minacce provenienti “dall’alto” ed intervenire per mitigarle.

Quale ambiente ricco di sfide e opportunità, lo Spazio, storicamente di precipuo interesse “civile”, è ormai la “nuova” frontiera da conquistare a cui tutti guardano con vivo trasporto. 

Yuri’s Night 2024

UPDATE: Resoconto dell’evento

IN OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO DEL PRIMO VOLO UMANO NELLO SPAZIO

SABATO 13 aprile 2024
dalle ore 16.00 alle ore 18.00 
Sede ADAA Aps – Via Santa Maria, 60 Ferno (Varese)

L’Associazione per la Divulgazione Astronomica e Astronautica  ADAA Aps, propone il tradizionale evento speciale dedicato all’esplorazione dello spazio. L’iniziativa è associata alla manifestazione internazionale Yuri’s Night – The World Space Party, che ricorda il volo del cosmonauta sovietico Yuri Gagarin, il primo essere umano a raggiungere lo spazio e orbitare intorno alla Terra, il 12 aprile 1961. Locandina

I divulgatori dell’Associazione  illustreranno le grandi sfide scientifiche e tecnologiche poste dall’esplorazione spaziale e le sue ricadute sulla vita di tutti noi.

Relatori:
Luigi Pizzimenti: Gagarin e l’inizio dell’era spaziale
Alessandro Barazzetti: Il volo a ZeroG dalle origini ad oggi 
Federica Gozio: Il volo di Walter Villadei
Marco Cannavacciuolo: Space economy
Silvia Pizzimenti: Dalla ricerca spaziale alla conservazione dei beni culturali: il progetto internazionale MOXY
Rodrigo Araya & Andrea Tedeschi: Curiosità e retroscena delle imprese spaziali
Emanuele Cambiotti: Oltre il buio, le stelle.

La Yuri’s Night è un’importante opportunità per rilanciare questo messaggio di pace e unità, attuale allora come oggi, dalla Guerra fredda del XX secolo alle tensioni internazionali legate alla tragica cronaca dei nostri giorni.

Gagarin: “Orbitando attorno alla Terra nella mia navicella spaziale, sono rimasto stupefatto dalla bellezza del nostro pianeta. Popoli di tutto il mondo, salvaguardiamo e valorizziamo questa bellezza, non distruggiamola!”. 

Evento aperto al pubblico previa registrazione. Per iscrizioni scrivere a: info@adaa.it indicando nome, cognome e telefono. (chiusura iscrizioni 8 aprile 2024 ore 24.00, posti limitati).


ON THE OCCASION OF THE ANNIVERSARY OF THE FIRST HUMAN FLIGHT INTO SPACE

SATURDAY 13 April 2024
from 4.00 pm to 6.00 pm
Via Santa Maria, 60 Ferno (Varese)

The Association for the Dissemination of Astronomy and Astronautics ADAA Aps proposes the traditional special event dedicated to space exploration. The initiative is associated with the international event Yuri’s Night – The World Space Party, which commemorates the flight of the Soviet cosmonaut Yuri Gagarin, the first human being to reach space and orbit the Earth, on 12 April 1961.

On Saturday 13 April, the Association’s communicators will illustrate the great scientific and technological challenge posed by space exploration. 

Speakers:

Luigi Pizzimenti: Gagarin and the beginning of the space age
Alessandro Barazzetti: The flight to ZeroG from its origins to today
Federica Gozio: The flight of Walter Villadei
Marco Cannavacciuolo: Space economy
Silvia Pizzimenti: From Space Research to the Conservation of Cultural Heritage: The International MOXY Project
Rodrigo Araya & Andrea Tedeschi: Curiosity and backstory of space enterprises
Emanuele Cambiotti: Beyond the darkness, the stars.

Yuri’s Night is an important opportunity to relaunch this message of peace and unity, as relevant then as it is today, from the Cold War of the 20th century to the international tensions linked to the tragic news of our times.

Gagarin: “Orbiting the Earth in my spacecraft, I was amazed by the beauty of our planet. Peoples of the whole world, let’s safeguard and enhance this beauty, let’s not destroy it!”. 

Open upon registration. For registrations write to: info@adaa.it indicating name, surname and telephone number. (Registrations closed April 8, 2024 at 24.00, limited places).

ADAA NELLO SPAZIO!

ADAA Aps ringrazia l’astronauta italiano Paolo Nespoli per avere portato nello Spazio  la patch dell’Associazione consegnatagli durante il training presso la NASA a Houston.

Paolo Nespoli alla presentazione della rivista Spazio Magazine.

Air Show di Jesolo

Spazio Magazine era presente all’Air Show di Jesolo  (1-2 settembre 2023)

A cura dell’inviata Federica Gozio:

Aria e spazio, due ambienti contigui convenzionalmente separati da una linea immaginaria oltre la quale cambiano le leggi dell’aerodinamica, un confine impalpabile che, nel tempo, ha invogliato numerosi aviatori a volerlo oltrepassare, spingendosi “sempre più in alto”.

L’inviata Federica Gozio con il Magg. Riccardo Chiapolino
Alcuni momenti dell’esibizione
Le Frecce Tricolori durante uno spettacolare passaggio incrociato con i caratteristici colori del tricolore.

Proprio allo spazio sta guardando con crescente interesse l’Aeronautica Militare italiana, così come ho avuto modo di riscontrare nel corso della mia partecipazione allo “Jesolo Air Show”, tenutosi nel primo weekend di settembre, che ha visto l’adesione di importanti rappresentanti delle Forze Armate, Corpi dello Stato e della Pattuglia Acrobatica Nazionale.

L’evento, giunto ormai alla sua 25° edizione, è uno dei più storici e prestigiosi, e vanta la partecipazione delle Frecce Tricolori sin dalla prima realizzazione.

Il fitto palinsesto prevedeva l’esibizione di diversi aeromobili quali: AMX 51°Stormo, A129Mangusta, CAP231, AW169 Guardia di Finanza, AW139 Vigili del fuoco, HH.139B 15°Stormo, C-27J SPARTAN, CAP10, STEARMAN, il potente F/A-18 HORNET dell’esercito Svizzero, l’imponente Eurofighter Typhoon 311°gruppo del Reparto Sperimentale Volo dell’AM, la PATROUILLE DE FRANCE e, last but non least, le maestose Frecce Tricolori.

Oltre alla spettacolarità delle esibizioni, l’evento è stato anche un’occasione per allacciare rapporti con il mondo dell’Aeronautica Militare che, come anticipato, ha un forte interessamento nel settore aerospaziale e spaziale.

A suggellare la giornata è stato l’incontro con il Primo Maresciallo Michele Palumbo, rappresentante del Gruppo Ingegneria Aerospaziale (GIAS) del Centro Sperimentale Volo di Pratica di Mare, il quale ha mostrato interessamento per l’Associazione ADAA Aps quale possibile “alleata” nella divulgazione degli studi in corso presso la loro sede. 

Walter “Walt” Cunningham, è morto.

Ronnie Walter Cunningham (Creston, 16 marzo 1932 – Houston, 3 gennaio 2023. La famiglia dell’ex astronauta dell’Apollo 7 e la NASA  hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “Vorremmo esprimere il nostro grande orgoglio per la vita che ha condotto e la nostra più profonda gratitudine per l’uomo che era: patriota, esploratore, pilota, astronauta, marito, fratello e padre. Il mondo ha perso un altro vero eroe e ci mancherà moltissimo”.

L’associazione ADAA, tutti i Soci si uniscono al dolore della famiglia.

L’11 e 12 novembre 2017 l’Associazione ADAA ha ospitato Cunningham e la moglie Dot per una serie di conferenze e incontri con gli appassionati del programma Apollo. 

Cunningham era l’ultimo membro sopravvissuto dell’equipaggio dell’Apollo 7, che comprendeva anche gli astronauti Walter “Wally” Schirra e Don Eisele.

Nato a Creston, Iowa, ha conseguito una laurea con lode in Fisica e un MA cum laude in Fisica presso l’Università della California, Los Angeles. Oltre a volare nella prima missione del programma Apollo, Cunningham ha attivamente collaborato al programma Skylab della NASA, la prima stazione spaziale degli Stati Uniti ad orbitare attorno alla Terra dal 1973 al 1979.

Prima di entrare a far parte della NASA, Cunningham era stato nella  Marina degli Stati Uniti dove ha iniziato l’addestramento come pilota nel 1952, ha  servito come pilota di caccia con il Corpo dei Marines degli Stati Uniti in 54 missioni in Corea.

Cunningham ha anche completato un dottorato di ricerca. in fisica presso l’UCLA  e poi, nel 1974, ha completato un programma di gestione avanzata presso la Harvard Graduate School of Business.

Dopo aver lasciato l’agenzia spaziale, Cunningham ha ricoperto molti ruoli, assumendo vari ruoli nel settore privato con posizioni dirigenziali presso società di sviluppo, è stato consulente per startup, è stato imprenditore e brillante conduttore di talk show radiofonici.